Manifesto dei mieli futuristi
Indisponibili e limitati - la quantità di miele è solo quella che ogni territorio può regalare, non una goccia in più

Andrea Paternoster apicoltore ha utilizzato diverse parole per definire i mieli che sono come "istantanee scattate sui territori"; vegetali e crudi nella loro essenza; salutari, naturali ed essenziali perché "nulla è aggiunto e nulla è tolto al miele"; artigianale poiché l'apicoltura è "un mestiere nato agli albori della civiltà"; indisponibili e limitati, perché "la quantità di miele è solo quella che ogni territorio può regalare, non una goccia in più"; atavico è il miele raffigurato nelle pitture rupestri ed è olistico poiché "per capire le api e la loro complessità, è necessario avere una visione non frammentaria del mondo"; è pro ambientale e pacifico poiché "nessuna attività economica ha più interessi nella conservazione della natura e la relazione tra apicoltore/trice ed api non è cruenta"; è seduttivo come cibo dell'anima e infine nobile, riabilitato "dagli chef e dagli appassionati di cucina, rinasce e si riappropria del ruolo che gli compete" anche fra i fornelli.