Attenzione al miele sintetico!

06.11.2017

Il 75% del Miele comprato al supermercato NON è vero Miele

Servizio di Striscia la Notizia, 06/11/2017

Test effettuati su larga scala nei supermarket rivelano che circa il 75% del miele sul mercato non è miele. Stando alle ricerche del Food Safety News, oggi il miele prodotto su larga scala è spesse volte privo di reale polline, artificialmente lavorato e riciclato dalla Cina. Produttori esperti e la World Health Organization concordano che il vero miele debba contenere reali microscopiche particelle di polline, per essere considerato vero miele, ed avere una fonte identificabile. Il miele privo di polline è una truffa artificiale, annacquata, priva di nutrienti.

MIELE DILUITO, RISCALDATO, PRESSURIZZATO, DEL TUTTO FALSO.

Molto del miele che raggiunge gli scaffali dei supermercati è derivato da una procedura di filtraggio che porta il miele ad alte temperature, forza le sostanze naturali con una elevata pressione attraverso filtri estremamente piccoli e rimuove il polline. In questo modo, i produttori nascondono l'identità della fonte del miele, che è una tecnica usata dai cinesi che illegalmente hanno svenduto per anni tonnellate del loro miele sui mercati americani. I cinesi sono responsabili della svendita di antibiotici pericolosi, dolcificanti artificiali, e per l'immissione di importanti quantità di metalli pesanti nel miele importato.

Per aprire gli occhi ai telespettatori sulla produzione del miele, Max Laudadio ha deciso di incontrare, anche questa volta, l'ingegnere agroalimentare Christophe Brusset. Quest'ultimo ha rivelato che il massimo esportatore di questo prodotto è la Cina. Nel Paese asiatico, però, non vi è l'allevamento delle api. Pertanto, come viene prodotto il miele? Stando alle ultime notizie, l'alimento viene creato in dei laboratori, che secondo Brusset, sono più equipaggiati degli ospedali. Le strutture producono delle formule utilizzando degli zuccheri, che hanno più o meno il sapore del miele. Da ciò ne esce fuori un prodotto sintetico, pieno di conservanti e di coloranti. Sappiamo, inoltre, che la legge europea non permette di etichettare più volte i prodotti. 

Per mascherare l'alimento basta miscelarlo con del miele vero. In questo modo, però, si va contro la legge, la quale non prevede le aggiunte.

Max Laudadio ha scelto così di controllare le etichette dei prodotti che si trovano in commerce. In alcune di esse vi è la dicitura: "Miscele di miele originari e non originari UE". Si tratta, in questo caso, di miele artificiale e di imitazione. Si sottolinea, dunque, che non è miele puro. Laudadio ha contattato online un produttore cinese. Quest'ultimo ha confermato questi dettagli. Ma non solo: l'uomo ha anche ammesso che i prodotti risultano legali, durante l'esportazione ovvero nelle dogane. L'inviato di Striscia la Notizia ha ordinato un barattolo di miele, il quale è stato fatto analizzare. La dottoressa Lucia Decastelli ammette che, attraverso il test, il prodotto è risultato conforme, come fosse autentico. Da questo si può facilmente intuire che i test non sono affidabili. La Decastelli ammette che vi sono delle analisi più accurati. Questi esami, però, non sono obbligatori per legge e sono anche molto costosi. Laudadio ha fatto così una prova, attraverso la quale è stato appurato che questo test poco economico dice la verità, ma non viene utilizzato. Pertanto, l'inviato suggerisce ai telespettatori di acquistare del miele italiano, per evitare di imbattersi in quello contraffatto.

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